La categoria dell’alterità svolge un ruolo centrale nel pensiero di Niccolò Cusano. A tal proposito, la ricerca cusaniana si è occupata diffusamente delle sue declinazioni ontologiche, gnoseologiche e teologiche, mentre ha considerato solo in maniera cursoria il legame tra la filosofia della differenza di Cusano e la prassi politica del Cardinale. Il presente volume indaga questo legame esaminando nel dettaglio tre questioni che Niccolò Cusano affrontò nel corso della sua carriera politica: la minaccia dell’Islam, il confronto con il mondo ebraico e lo scisma boemo. Queste tre “alterità” – turchi, ebrei e boemi – avevano innescato o minacciavano di innescare dei conflitti nello spazio pubblico rispetto ai quali Cusano sentì la necessità di giungere ad una nuova forma di verità che orientò la sua azione verso soluzioni originali e, per certi versi, ancora attuali. L’intento di fondo di questo libro è quindi quello di mostrare come la compenetrazione tra teoria e prassi sia alla base delle vie di riconciliazione di volta in volta cercate da Cusano per far fronte alle controversie politiche e religiose del suo tempo.
Andrea Di Giampaolo ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Human Sciences presso l’Università «G. D’Annunzio» di Chieti-Pescara, perfezionando i suoi studi in Germania, presso la «Eberhard Karls Universität» di Tübingen. La sua ricerca si concentra sul pensiero politico di Niccolò Cusano, con particolare riferimento ai temi della riforma e del dialogo interreligioso. In relazione a queste tematiche ha pubblicato una serie di saggi, fra i quali Niccolò Cusano e l’Islam («Il Pensiero» 59, 2020), Cittadini mercanti e usurai infami. Niccolò Cusano e gli ebrei («Storica» 79, 2021), e il volume Cusano riformatore (Napoli-Salerno 2022). Ha collaborato, infine, alla traduzione italiana dei Sermoni cusaniani in corso di pubblicazione presso la casa editrice Bompiani.